Trekking urbano

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VENITE A SCOPRIRE BORGO SANT’ANTONIO

Una passeggiata nella storia e nelle tradizioni della città

Vi proponiamo una passeggiata per l’antico Borgo di Sant’Antonio, nel rione di Porta Sole.

Nel Borgo si entra attraverso la Porta de’ Tei. L’arco risale al Trecento, anche se l’ubicazione di una porta in questo luogo è probabilmente di data anteriore. I Tei erano una famiglia gentilizia del borgo, che si distinsero insieme ai Ranieri ed ai Signorelli nella difesa del Rione dall’attacco portato alle mura da Francesco Maria della Rovere e da Orazio Baglioni nel 1519.

 Ci si trova così in Corso Bersaglieri, chiamato anticamente Via Sant’Antonio, perché era la strada che portava alla sede della confraternita e alla chiesa dedicate al santo. Si chiamò Corso Bersaglieri nel 1860 quando fecero il loro ingresso nel borgo i bersaglieri, liberando la città «dal triste dominio dei papi», come si può leggere tuttora nella lapide affissa sulla Porta di Sant’Antonio. I borghi si erano venuti formando fuori della cinta antica verso la metà del secolo XI.

 Lungo la via, sulla destra , è visibile una piccola edicola con un’immagine della Madonna in cartapesta, risalente ai primi anni dell’800, caratteristica testimonianza di fede degli abitanti del Borgo.

Al numero 33 di Corso Bersaglieri è L’Oratorio della Confraternita di san Giovanni Battista. La confraternita ebbe la sua fondazione nel 1570 circa. Nel 1617 la confraternita comperò una casa in Borgo Sant’Antonio e lì costruì un oratorio. Nell’oratorio erano conservate alcune tele, fra cui «La Natività di San Giovanni Battista» di Gianfranco Bassotti, pittore perugino del Seicento.

L’Oratorio è attualmente la sede regionale dell’AGESCI ed è visitabile su appuntamento contattando Carlo Valiani tel. 368.438864).

Al numero 49 vi è la sede dell’Associazione BORGO SANT’ANTONIO PORTA PESA, all’interno dei locali si possono vedere un pozzo medievale profondo 19 metri e le tipiche volte a botte di mattoni che ritroviamo nella maggior parte delle costruzioni del Borgo.

Proseguendo per Corso Bersaglieri ai numeri 90-92 ci si trova di fronte la facciata dell’Oratorio di sant’Antonio Abate. La confraternita di Sant’Antonio Abate fu una delle prime istituite a Perugia. Le sue origini risalgono al secolo XIII e fu fondata probabilmente da una compagnia di Disciplinati. L’oratorio assunse la forma attuale all’inizio del secolo XVI e fu restaurato nel 1735. E’ decorato di ornati di Nicola Giuli e di figure di Francesco Appiani. Le decorazioni ad affresco sono del Settecento. All’interno vi era un camino cinquecentesco in pietra serena scolpito con lo stemma della confraternita, di cui si è persa traccia; mentre  si trova nel deposito della Galleria Nazionale dell’Umbria, dove è custodito, lo stendardo della confraternita dipinto su tela, datato e firmato da Sinibaldo Ibi nel 1512. Esso raffigura Sant’Antonio Abate con due fedeli che indossano la cappa della confraternita

A lato dell’Oratorio si apre via del cane che conduce alle mura medievali. L’aspetto originario delle mura è stato notevolmente modificato, poichè molti sono stati i restauri ed i danni subiti nei secoli XVI-XIX. Sono state denudate di merli, guardiole e parapetti.

I materiali di costruzione sono sopratutto pietra e laterizi.

Le mura di Borgo Sant’Antonio subirono un grosso cambiamento nel 1373/1375, quando Gherardo Dupuy, detto l’Abate di Monmaggiore, fece collegare con un corridoio la Cittadella di Porta Sole con il Cassero di Sant’Antonio. Il corridoio scendeva dal colle di Porta Sole; con una grande arcata attraversava Via Muzia (l’attuale Via Pinturicchio), poi si appoggiava su un pilastro entro il convento di S. Tommaso (sempre in Via Pinturicchio); continuava entro il convento stesso e proseguiva sulle mura esterne del borgo. Gli speroni di rinforzo sono ancora visibili negli orti lungo Via del Cane.

Questo corridoio venne descritto nel «Diario del Graziani»:

“…ll quale signore fece fare un’ala che andava dalla sopradetta cittadella al cassero di Sant’Antonio, sopra la quale era un andavieni largo più di 10 piedi (m. 3,55 circa), tutto merlato, pettoreggiato e atto alla difesa…”

Poi dall’Ammirato:

“…dall’una di queste fortezze all’altra aveva sopra archi gittato una via coperta cosi larga che v’andavano agiatamente quattro uomini a cavallo perché l’un fortezza si potesse soccorrer con l’altra.”

Il corridoio fu distrutto in parte durante la rivolta del 1375 e in modo completo dopo la cacciata dell’abate dalla città. Le muraglie di Porta Sant’Antonio vennero di nuovo restaurate e rinforzate nel 1519 durante la guerra con Francesco della Rovere di Urbino.

Dal punto panoramico fuori le mura si può ammirare uno squarcio della città e di Borgo sant’Angelo oltre che il verde paesaggio che si apre sotto il Bulagaio.

Ritornando indietro su Corso Bersaglieri al numero 103 è la chiesa di sant’Antonio Abate.  La prima notizia della chiesa di Sant’Antonio Abate è nel diploma di Federico II del 1163. Venne nominata insieme alle altre chiese perugine come dipendente dalla cattedrale. Nel sec. XV vi si stabilirono i religiosi canonici regolari dell’ordine di Sant’Antonio.

All’interno si trovano due altari ornati di stucchi; l’abside e la volta presentano pitture futuriste di Gerardo Dottori. L’organo, costruito nel 1655, è opera del pisano Michele Buti e del perugino Angelo Mattioli.

Interessante è la statua in legno di Sant’Antonio, che originariamente era collocata nella loggia del cortile della chiesa.

(il luogo è visitabile su appuntamento contattando Carlo Valiani tel. 368.438864)

All’esterno della chiesa si trova un porcellino in pietra (simbolo di Sant’Antonio) appoggiato su un frammento di una colonna scanalata, forse romana.

 Proseguendo ancora si possono ammirare i resti del Cassero di Sant’Antonio e la Porta Il cassero fece parte di un complesso di fortezze. Gregorio XI autorizzò il progetto, e l’architetto Gattapone di Gubbio venne incaricato per il disegno del complesso difensivo. Il cardinale Gomez Albornoz, ebbe l’incarico dal pontefice di «governatore per le opere belliche. Non meno importante fu Gherardo Dupuy, l’abate di Monmaggiore, diventato vicario della città. L’odio dei perugini nei confronti del governo del Monmaggiore sfociò nel gennaio del 1376 nella parziale demolizione della fortezza, furono risparmiati tratti di mura e la porta di Sant’Antonio, che tornò ad essere semplicemente una porta del borgo.

“…le furono ben levati tutti li corridori, tutti i ponti, le fosse, le mura; le case di habitare furono in buona parte lasciate in piedi ma però in maniera, che non potevano più servire come luogo forte. ”

Il Cassero fu ancora scaricato nell’anno 1424.

Giunti così in cima a Corso Bersaglieri ed usciti dalla Porta si può proseguire per un breve tratto lungo via Cialdini fino all’angolo con via Brugnoli per vedere le muraglie in cotto che furono ricostruite, anche sopra i ruderi delle mura del Cassero, come difesa contro gli attacchi del duca d’Urbino nel 1519.

Ritornando indietro in Corso Bersaglieri, subito dopo la chiesa di Sant’Antonio, si può girare a sinistra in via del Pasticcio, caratteristica strada del Borgo, e aggirarsi tra i vicoli del Borgo (via del Sacco, via della Campana, via della Formica) che si ricongiungono con la via principale.

Giunti a Porta Pesa consigliamo una tappa per il pranzo o per la cena all’Osteria La Lumera, al numero 22 di Corso Bersaglieri, vicino alla Porta dei Tei, per gustare piatti tipici e tradizionali, spesso rivisitati e aggiornati dal proprietario Roberto Sammartano.

Ulteriori informazioni:

Durata della passeggiata: dai 30 ai 60 minuti.

Pendenza: dislivello dolce, adatto a tutti

Soste consigliate: fontanelle di via del cane e di Porta sant’Antonio, spazio verde alberato con panchina di Porta Sant’Antonio

Curiosità: è tradizione che toccare il porcellino in pietra, fuori la chiesa di Sant’Antonio, porti bene.

Se vuoi dare il tuo contributo per salvare il patrimonio artistico del Borgo ed iscrivere il tuo nome nell’Albo dei Santantoniari puoi contattare l’Associazione agli indirizzi sotto riportati.

Per contatti:

Associazione BORGO SANT’ANTONIO PORTA PESA

Corso Bersaglieri, 49 – Perugia

www.borgosantantonio.com

quiquartiere@borgosantantonio.com